Il Decreto Salva Casa è una delle novità legislative più attese nel settore dell’edilizia, poiché offre importanti semplificazioni burocratiche e vantaggi fiscali per chi desidera ristrutturare, comprare o vendere una casa.
In questo articolo, esploreremo cosa prevede il Decreto Salva Casa, quali sono le novità più significative e cosa cambia per chi è coinvolto nel mercato immobiliare, inclusi venditori, acquirenti e professionisti del settore.

Cos’è il nuovo Decreto Salva Casa?
Il Decreto Salva Casa è una norma introdotta per semplificare le procedure edilizie e urbanistiche, con l’obiettivo di rendere più fluido e veloce l’iter per la realizzazione o la ristrutturazione di immobili.
La legge è stata pensata per snellire la burocrazia, ridurre i tempi di approvazione dei progetti edilizi, e incentivare la vendita e la compravendita di immobili, anche nel caso di piccole difformità urbanistiche. Grazie a questo decreto, il governo italiano mira a sostenere il settore delle costruzioni e a rendere più attrattivo il mercato immobiliare per gli investitori e i cittadini.
Cosa prevede il Decreto Salva Casa?
Il Decreto Salva Casa introduce una serie di modifiche significative alle leggi e alle normative in materia di edilizia, con l’intento di semplificare l’accesso alle autorizzazioni edilizie e agevolare chi deve risolvere problemi legati a irregolarità urbanistiche. Di seguito analizziamo in dettaglio alcune delle principali misure previste dal Decreto.
Riduzione dei tempi di approvazione
Uno dei cambiamenti più rilevanti introdotti dal Decreto Salva Casa riguarda la riduzione dei tempi necessari per l’approvazione dei progetti edilizi. In passato, le pratiche per ottenere permessi di costruzione e autorizzazioni urbanistiche potevano richiedere settimane, se non mesi, per essere evase.
Con il nuovo decreto, i tempi di approvazione si accorciano notevolmente, consentendo ai professionisti del settore e ai cittadini di avviare i lavori in tempi più rapidi e con meno burocrazia. Questa semplificazione favorisce una gestione più agile dei progetti e riduce l’incertezza, spesso fonte di ritardi nel completamento dei lavori.
Eliminazione della “Doppia conformità”
Un’altra novità importante del Decreto Salva Casa è l’eliminazione del requisito della “doppia conformità”. In passato, per sanare un abuso edilizio, l’immobile doveva risultare conforme sia al piano regolatore che alla normativa urbanistica in vigore al momento della sua costruzione e alla normativa attuale.
Con la nuova normativa, questa condizione è stata abolita, semplificando il processo di regolarizzazione degli immobili. Ora, se un immobile risulta difforme alle norme precedenti ma conforme a quelle attuali, è possibile procedere alla regolarizzazione senza dover rispettare il principio della doppia conformità.

Più tempo per rimuovere gli abusi edilizi
Il Decreto Salva Casa offre una proroga dei termini per la rimozione degli abusi edilizi, permettendo ai proprietari di immobili che presentano difformità di avere più tempo per regolarizzare la situazione. In passato, molte persone si sono trovate a dover affrontare sanzioni per abusi edilizi anche per piccole irregolarità.
Ora, con il nuovo decreto, il governo ha previsto un allungamento dei tempi, dando così la possibilità di rimediare agli errori senza incorrere in pesanti penalizzazioni. Questa misura aiuterà non solo i cittadini, ma anche gli studi di architettura e i professionisti che si occupano di ristrutturazioni.
Riduzione dei costi
Il Decreto Salva Casa prevede anche una riduzione dei costi legati alla regolarizzazione degli abusi edilizi. I proprietari di immobili che necessitano di interventi di sanatoria possono beneficiare di tariffe agevolate per la presentazione delle pratiche.
Ciò significa che sarà più economico risolvere le difformità, un’opportunità che si traduce in un maggiore numero di persone che possono procedere con la regolarizzazione, aumentando così la sicurezza e la qualità del patrimonio edilizio italiano.
Interventi sulle minori difformità
Un altro aspetto positivo del Decreto Salva Casa è la possibilità di intervenire sulle minori difformità, ossia quelle irregolarità che non compromettono in modo significativo la sicurezza o la funzionalità dell’immobile. Fino ad ora, anche le piccole difformità erano causa di blocchi burocratici, ritardi nei lavori e, talvolta, di sanzioni amministrative.
Con il nuovo decreto, queste difformità possono essere facilmente corrette senza eccessivi vincoli e senza dover affrontare lunghe procedure legali. In particolare, gli interventi sulle minori difformità si concentrano su modifiche che riguardano l’aspetto estetico o la conformità con i regolamenti tecnici, ma che non alterano la stabilità dell’edificio.
Cosa cambia per chi vende casa con il Decreto Salva Casa?
Il Decreto Salva Casa porta importanti novità anche per chi intende vendere un immobile. Le semplificazioni introdotte dal Decreto offrono infatti vantaggi significativi per i proprietari di case che presentano difformità urbanistiche. In passato, la presenza di irregolarità urbanistiche o di costruzioni non in regola poteva compromettere la possibilità di vendere un immobile. Oggi, con le modifiche previste, sarà più semplice sanare le irregolarità e procedere con la vendita.
I venditori che decidono di regolarizzare l’immobile potranno beneficiare di un valore di mercato più alto, poiché la presenza di abusi edilizi non sarà più un ostacolo. In più, i tempi di approvazione per la sanatoria sono stati ridotti, il che consente di concludere l’operazione di vendita in tempi più rapidi. Inoltre, il Decreto Salva Casa favorisce una maggiore chiarezza nelle trattative immobiliari, poiché i potenziali acquirenti avranno maggiori garanzie sulla conformità dell’immobile, aumentando così la fiducia nell’investimento.